Carissimi colleghi, in questo video vi parlo di una strategia semplice ma efficace per attivare le conoscenze pregresse, la motivazione e l’interesse al fine di facilitare la comprensione di testi informativi in italiano ma anche in lingua straniera. Questa pratica è spendibile sia alla scuola primaria che alla scuola secondaria di primo e secondo grado.
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In questi giorni ho letto un nuovo libro. Mi è piaciuto molto e mi sento di consigliarne la lettura a tutti gli insegnanti, soprattutto a quelli giovani e appena usciti dall’università, ma anche a coloro che, nonostante i tanti anni di esperienza, sentono ancora il bisogno di riflettere, mettersi in gioco e provare nuove strade.
“La scuola sotto l’albero”
Il libro in questione, scritto dall’autrice Luciana Breggia e illustrato da Paola Formica, s’intitola “La scuola sotto l’albero” ed è una recente pubblicazione di Terra Santa Edizioni.
La trama in breve
In un villaggio, funestato da un cataclisma che ha sconvolto le abitudini degli abitanti, arriva un nuovo maestro, che comincia subito a fare tanti cambiamenti: le aule vengono ridipinte dai bambini a colori vivaci, mentre il prato sotto il grande albero dinanzi a scuola sarà l’Aula Magna dove si ritroveranno tutte le classi. Iniziano così le lezioni, che riguardano i saperi più diversi: dall’attenzione alle parole e ai mutamenti linguistici alla coltivazione di un piccolo orto; dall’illustrazione della sintesi clorofilliana all’affascinante storia dei numeri. Le lezioni di Natura insegnano la pazienza e l’attenzione verso il seme che germoglierà e la bellezza delle differenze. Le lezioni di Cielo si svolgono di sera, nelle notti primaverili, e i ragazzi sono invitati a osservare le costellazioni con un telescopio che il maestro ha installato sul tetto della scuola. La notizia dei metodi poco ortodossi del nuovo insegnante mette in agitazione alcuni genitori che un giorno decidono di andare a parlare a questo strano maestro…
Questo libro fa parte della collana “Gli aquiloni”.
Una lettura alla portata di tutti
Tra gli aspetti che mi sono piaciuti desidero menzionare il carattere ad alta leggibilità scelto per il testo, che facilita la lettura da parte di TUTTI i bambini. Le pagine non risultano mai troppo dense di parole, le righe e le frasi sono abbastanza brevi e le parole chiave del testo sono in grassetto e colorate con tinte vivaci. Il testo poi è corredato da splendide illustrazioni che ne supportano la comprensione.
La scuola laboratorio
Ma che scuola è quella presentata nel libro? Partirei analizzando la copertina stessa, che con una sola immagine ci offre una ricca anteprima di ciò che andremo a leggere: vediamo infatti il maestro sdraiato sull’erba insieme ai bambini, con lo sguardo rivolto al cielo… Sicuramente un’impostazione prossemica fuori dagli schemi che sottende una didattica altrettanto innovativa, attiva e puerocentrica. Il maestro, infatti, dotato di grande assertività, curiosità e spirito d’osservazione, parte proprio dai bambini, dai loro interessi, dalle loro capacità e dall’esperienza diretta per impostare dei veri e propri laboratori di apprendimento all’aria aperta.
L’impostazione laboratoriale, cooperativa e puerocentrica è il fulcro della scuola sotto l’albero, che ci riporta alla mente le vicende narrate dal grande maestro Mario Lodi ne “Il paese sbagliato”.
In questa scuola sotto l’albero, così come nella scuola di Mario Lodi, capiamo come l’esperienza e l’osservazione diretta siano alla base dell’apprendimento autentico. I bambini sono attivi costruttori delle conoscenze, chiamati a mettere in gioco talenti e capacità personali.
E anche se gli adulti storcono il naso e faticano a comprendere i metodi non convenzionali di questo nuovo insegnante, i bambini con interesse, curiosità ed entusiasmo piano piano imparano a guardare le cose con occhi nuovi, sviluppando conoscenze e competenze e l’essenziale capacità di cooperare in gruppo.
Alcune riflessioni: dal libro alla realtà scolastica
Quello descritto nel libro è un modo di fare scuola che richiede all’insegnante grandi competenze, voglia di mettersi in gioco e soprattutto tanto coraggio, perché uscire dalle righe non è semplice ma… può valerne davvero la pena.
Leggendo questa storia mi sono trovata a ripensare al mio percorso di studentessa universitaria e insegnante: inizialmente inconsapevole, fresca di università e di tanti concetti teorici spesso utopici, pensavo fosse indispensabile e non così difficile realizzare una scuola di questo tipo. Al termine del mio sesto anno di esperienza sul campo mi sono resa conto che invece così facile non è, ma credo fermamente che sia comunque fondamentale conservare unideale a cui tendere.
Forse non ci metteremo di notte sul tetto della scuola a guardare il cielo con il telescopio, ma potremo organizzare un’uscita al planetario con un esperto per mostrare il cielo notturno. Non inviteremo i genitori ad osservare la lezione per rassicurarli sui nostri metodi didattici, ma potremo avere cura di coinvolgerli tramite progetti, foto e video nella vita di classe, magari utilizzando proprio le tecnologie informatiche che abbiamo bene o male tutti imparato ad usare con la DAD.
Ovviamente la vicenda narrata è un quadretto idilliaco e rassicurante che risolve con un solo incontro i dubbi delle famiglie e che non considera l’infinita trafila burocratica sottesa ad ogni singola uscita o progetto,… Chi insegna da tempo ben sa che la realtà è spesso molto diversa: per cominciare, la routine di tutti i giorni- soprattutto dopo la pandemia- è più rigida, limitante e -al tempo stesso- più serrata e incalzante. Parliamo di scuola sotto l’albero che rispetta i punti di partenza e i tempi dei bambini e poi ci ritroviamo ad affrontare le prove INVALSI -così, giusto per dire- che invece impongono obiettivi standardizzati e tempi serrati per tutti (tenendo conto in minima parte delle difficoltà e delle peculiarità individuali).
Altro punto su cui mi trovo parzialmente in disaccordo è la mancanza totale di esercizio. Dico questo perché, a conti fatti, mi sono resa conto che la modalità laboratoriale è certamente stupenda ed efficace, ma richiede tempo e compresenze (soprattutto con classi eterogenee e numerose) e ci sono cose per cui un po’ di sano esercizio non può che giovare! Non possiamo certo pensare di affrontare tutte le discipline senza esercizi, dettati, componimenti… Ovviamente occorre la giusta misura ed una buona dose di creatività per rendere anche questi momenti di allenamento sempre più pregnanti e stimolanti, perché ancorati ai bisogni e agli interessi dei bambini e perché parte di più ampi compiti autentici, in prospettiva interdisciplinare.
Ciò che mi piace più di ogni altra cosa di questa scuola sotto l’albero, però, è il fatto che essa ponga alla base una figura adulta rassicurante e autorevole, capace di instaurare con i propri studenti una relazione educativa autentica, basata sull’ascolto e la fiducia reciproca. Le emozioni positive, in particolare la curiosità e il sentirsi accettati nel proprio modo di essere, sono il motore pulsante di ogni lezione e forniscono la spinta necessaria per un apprendimento che sia duraturo ed autentico.
Esperienza diretta, relazioni autentiche ed emozioni al centro: ecco gli ingredienti per far sì che questi bambini siano entusiasti all’idea di andare a scuola ad imparare e che costituiscono il mio personale obiettivo nella didattica in classe!
E voi avete letto questo libro o vorreste leggerlo? Condividete le mie riflessioni? Fatemi sapere nei commenti!
Tutti abbiamo in classe alunni con caratteristiche differenti. A volte alcuni hanno bisogno di essere guidati nella presa di consapevolezza delle proprie capacità per acquisire maggiore fiducia in se stessi. Ecco perché ho deciso di proporre ai miei alunni la lettura di questo splendido albo illustrato do Beatrice Alemagna.
Io ho il libro in versione cartacea, ma per chi non lo possiede, potete reperirne la lettura su Youtube.
L’attività
Di seguito la semplice attività proposta in didattica a distanza con la mia classe seconda.
Nota: la scheda è gratuita ma è esclusivamente ad uso PRIVATO. Non è consentito il caricamento in gruppi Facebook o su altri siti. La condivisione deve essere fatta tramite link al mio sito web. Anche la modifica della stessa non è consentita.
La mia presentazione sul testo narrativo realizzata per la DID creata per una classe seconda. In essa sono trattati i seguenti punti: le parti del testo, il racconto realistico e fantastico, le parole per raccontare, letture.
Ti piacerebbe imparare a realizzare una presentazione come questa? Iscriviti al gruppo Facebook Ispirazione genially italia e iscriviti gratuitamente a www.genial.ly
In questi giorni abbiamo lavorato su questo albo illustrato, partendo dalla Giornata della Gentilezza e proseguendo per tutta la settimana. Quello che è nato è un bel percorso sulla gestione del conflitto e della rabbia, adatto a rispondere agli obiettivi previsti dall’Educazione Civica.
Questo non è che un tassello di questo percorso, che proseguirà con la lettura di altri albi illustrati su queste tematiche legate alle relazioni e alle emozioni.
La presentazione è stata creata in Genial.ly e prevede esercizi di comprensione del testo, attività di conversazione, un lavoro sul quaderno, schede e spiegazioni inserite nella presentazione. Utilizzando questa presentazione potrete realizzare il vostro percorso totalmente guidati.
Il percorso completo sull’albo “Scusa!” si focalizza sulla gestione non violenta del conflitto e sulla RABBIA. Si sviluppa in una presentazione creata in Genial.ly e prevede esercizi di comprensione del testo, attività di conversazione e sul quaderno, schede e spiegazioni inserite nella presentazione.
Il pacchetto contiene una presentazione interattiva in tre formati (online, PDF, offline in cartella da estrarre), le foto dei quaderni (integrate nella presentazione) e le schede da stampare.
NOTA: NEL RISPETTO DEL COPYRIGHT IL PERCORSO NON CONTIENE LA STORIA DELL’ALBO, MA SOLO LE ATTIVITà DA SVOLGERE A PARTIRE DA ESSO. NOTA: Su YouTube trovate video di insegnanti che leggono la storia, se volete farvi un’idea della trama ☺️.
RICORDO CHE NON DOVETE SPOSTARE O RINOMINARE GLI ELEMENTI NELLA CARTELLA DEL GENIALLY OFFLINE O NON FUNZIONERà).
Questa attività è consigliata per classi seconde e terze della scuola primaria ed è incentrata sulla lettura di questo libro stupendo! Clicca sul libro per poterlo acquistare.
Vi mostro qualche pagina affinché possiate farvi un’idea della trama e dell’impostazione del testo. Le immagini sono deliziose e il testo è semplice e ad alta leggibilità.
Scarica la scheda
Nota: la scheda è gratuita ma è esclusivamente ad uso PRIVATO. Non è consentito il caricamento in gruppi Facebook o su altri siti. La condivisione deve essere fatta tramite link al mio sito web. Anche la modifica della stessa non è consentita.
NUOVA IDEA: Prima di iniziare a leggere credo sia interessante partire dalla descrizione e analisi della 2° e 3° di copertina, che mostrano il fantasmino che è prima rincorso dagli animali e che in seguito li rincorre. Potrebbe essere una buona occasione per far fare INFERENZE e IPOTESI. Come mai prima è inseguito? E perchè dopo è lui che insegue? Che cosa potrebbe essere successo nel frattempo?
Proporrò ai miei alunni l’ascolto della storia, proiettando le immagini alla LIM. Seguirà la conversazione collettiva. Ci focalizzeremo sui tempi, sui luoghi e i personaggi e ci concentreremo sulle parole del tempo necessarie per riraccontare la storia.
Seguirà l’attività sul quaderno con le schede che ho creato ad hoc. Qui i bambini sono chiamati a mettere per iscritto quanto è già stato detto oralmente dal gruppo classe e a disegnare le sequenze della storia.
Le parole del tempo e i connettivi logici sono sottolineati e messi in evidenza: questo consente di fare un passo successivo e creare una piccola tabella con le paroline che aiutano a raccontare.
Se la mia proposta vi è piaciuta, lasciatemi un like e condividete! Grazie!
Siamo all’inizio del mese di Ottobre 2020, classe seconda.
Le attività proposte sono state supportate dalla presentazione che trovate qui:
1.Usiamo il giusto tono di voce
Per iniziare ho mostrato ai bambini una presentazione in PowerPoint con dei fumetti per mostrare diversi contesti comunicativi a loro noti in cui si utilizzavano i diversi toni di voce. Li ho invitati a leggere più volte le frasi cercando di “rendere” con il tono di voce il contenuto. Ci siamo poi soffermati sull'”andamento” della voce e abbiamo scoperto che il tono sale quando domandiamo, scende quando esclamiamo esprimendo stupore, e rimane invariato quando ci limitiamo a fare un’affermazione.
All’attività orale alla lim ha fatto seguito la scrittura della regola sul quaderno e l’esercizio.
L’attività sulle pause è stata sempre supportata dalla presentazione Ppt e ha proposto un testo con delle barrette con i colori del semaforo al posto dei segni di punteggiatura. Ho spiegato ai bambini che a / corrisponde una pausa brevissima, // una breve e a /// una lunghissima. Ho poi letto loro il breve racconto alla lim enfatizzando le pause. Abbiamo letto insieme e poi i singoli hanno provato a rispettare il semaforo delle pause. La schermata è cambiata e il testo ha mostrato, al posto delle barrette, i segni di punteggiatura dello stesso colore.
L’attività giocosa proposta ha richiesto ai bambini di individuare i segni d’interpunzione con pausa brevissima, quelli con pausa breve e quelli con pausa lunga. Abbiamo quindi scoperto il valore dei segni di punteggiatura, poi abbiamo scritto la regola sul quaderno e svolto la scheda.
La scheda è tratta da una guida che a me piace moltissimo, che è Insegnare. Lim di Eva Pigliapoco e Ivan Sciapeconi. #classeseconda#lettura
In questo articolo desidero mostrarvi come ho sistemato la biblioteca della scuola in cui lavoro. Non solo: condividerò con voi alcune idee e strategie che ho applicato!
📚È con grande gioia che vi mostro la biblioteca della scuola primaria De Amicis (IC8 MODENA), completamente rinnovata e ancora più ricca di splendidi volumi, dopo un lungo lavoro che mi ha richiesto due anni per essere portato a compimento!
➡️La collocazione dei libri è stata completamente rivista, avendo come obiettivo una maggiore fruibilità da parte di bambini e docenti.
➡️La suddivisione in reparti per età di lettura, generi letterari e discipline e l’uso di targhette sugli scaffali mira a facilitare il reperimento dei libri.
➡️ La presenza su banchi e scaffali di scatole tematiche (contenenti volumi riposti frontalmente) permette ai bambini di visionare e scegliere i libri con più facilità.
➡️Il reparto di Storia tiene conto della dimensione narrativa di questa disciplina e accosta i libri enciclopedici ai racconti legati ad un certo periodo storico. Mi auguro possa risultare un’accoppiata utile sia ai bambini che agli insegnanti!
➡️La biblioteca è ora fornita di un piacevole spazio morbido e di 5 tavoli (di cui uno a misura dei bambini più piccoli) che la rendono uno luogo idoneo allo svolgimento di attività a piccolo gruppo.
➡️Le scaffalature sono state rese più accattivanti grazie a nastri adesivi colorati. Le ante scorrevoli in vetro infrangibile che chiudevano gli armadi (per proteggere i libri dalla polvere… almeno in teoria) sono state rimosse per permettere pieno accesso ai volumi.
➡️A breve, inoltre, sarà attivo il servizio di prestito digitalizzato!
Come ho organizzato gli scaffali
L’organizzazione dei volumi negli scaffali mi ha richiesto una lunga progettazione. Vi condivido la sistemazione dei libri, sperando che possa essere utile a qualche altra maestra bibliotecaria! Vi avviso, però, che è probabile che ci siano cose da sistemare, non è detto che sia la soluzione definitiva!
➡️In generale ho cercato di posizionare i libri più ricercati (come i Geronimo Stilton e i libri di Dahl) nei ripiani ad altezza occhi e quelli cercati meno frequentemente nei ripiani più alti.
➡️Ad ogni scaffalatura è stata assegnata una lettera e ad ogni ripiano è stato attribuito un numero. Ciò consente al bibliotecario di catalogare e rintracciare più facilmente la posizione dei diversi volumi.
➡️Sugli scaffali, inoltre, sono state apposte etichette per facilitare la ricerca.
SCAFFALE GIALLO
DISCIPLINE: religione, musica, teatro, arte e immagine, Storia (libri enciclopedici e narrativi nelle scatole suddivisi per civiltà), biografie dei grandi personaggi del passato, enciclopedie utili a svolgere ricerche.
SCAFFALE VERDE
DISCIPLINE: Scienze – astronomia, tempo, stagioni, invenzioni e scoperte, ambienti naturali, ecologia, rifiuti e riciclaggio, animali, piante, il bosco, scienze della terra (vulcani, rocce, fossili, minerali), corpo umano ed educazione alimentare. Geografia (atlanti, la serie di Valentina) Libri ed enciclopedie per svolgere ricerche Matematica e informatica
DUE SCAFFALI ROSSI
Reparto “lettori in erba” SCAFFALE 1: libri cartonati, prime letture in stampato maiuscolo e minuscolo, libri in corsivo, albi illustrati, poesie e filastrocche per i più piccini, libri di scienze e geografia dedicati ai più piccoli. SCAFFALE 2: libri in stampato minuscolo dedicati orientativamente ai lettori di seconda e terza elementare (serie rossa e blu della Raffaello).
SCAFFALE BLU
Reparto “lettori esperti” Serie “scrittori di classe” dedicati allo sport, storie che hanno bambine come protagoniste, storie da brivido, scatole a tema (lettere e diari, storie di bambini straordinari, storie di crescita, storie sul calcio). Libri in lingua inglese e francese.
SCAFFALE GIALLO
Reparto “lettori esperti” Serie del battello a vapore, libri fantasy, libri d’avventura, scatole a tema con storie di pirati e storie di castelli, dame e cavalieri; i grandi classici in varie edizioni.
SCAFFALE ROSSO
Reparto “lettori esperti” Libri di grandi autori (da Calvino, Dahl, Pennac, Piumini, Pitzorno, Rodari, …) serie di Geronimo Stilton, libri gialli (Scooby doo, e altre serie), libri per ridere (serie “brutte storie” e non solo.
SCAFFALE BIANCO E ROSSO
Fiabe e favole italiane e dal mondo; libri di poesie e filastrocche; libri di filosofia per bambini, libri riguardanti i temi dell’intercultura, i diritti dei bambini, l’olocausto; festività; libri di cucina.
Per presentarvi questo strumento vi riporto quanto scritto sul sito di Anastasis (a questo link potete trovare l’articolo completo).
Di cosa si tratta?
Il tachistoscopio è uno strumento utile per migliorare la velocità e la correttezza della lettura ed è efficace anche in presenza di dislessia.
Il tachistoscopio è utilizzabile sia in percorsi riabilitativi (ad esempio, in ambito logopedico), che a casa e a scuola per esercitare e potenziare la capacità di leggere.
Come funziona?
Il tachistoscopio permette di visualizzare liste di parole con più o meno sillabe, per tempi di durata variabile.
Si tratta di uno strumento utile per velocizzare la lettura, allenando il soggetto a riconoscere rapidamente le parole, tramite una lettura globale a “colpo d’occhio”. Questa modalità di lettura, infatti, è quella che generalmente mettono in atto i lettori esperti, che di fronte a parole note, leggono senza ricorrere alla via fonologica (che procede lettera per lettera).
Qual è il suo scopo?
Si usa il tachistoscopio per promuovere la lettura visiva-lessicale o globale, che è decisamente più veloce di una lettura sublessicale. Il passaggio ad una lettura per via diretta è indispensabile per liberare la memoria di lavoro e consentire al soggetto di concentrarsi sul significato di ciò che sta leggendo. Infatti se tutte le energie sono spese per tradurre i grafemi in fonemi, il bambino avrà la “RAM cerebrale” troppo oberata per concentrarsi sul significato e avrà molte più difficoltà a capire ciò che legge.
Proprio per allenare il soggetto ad una lettura a colpo d’occhio, gli stimoli visivi (sillabe, parole, non parole) appaiono per un tempo brevissimo e non rimangono visualizzati sullo schermo.
Modalità di utilizzo
Il tachistoscopio è semplice da usare e gli esercizi sono personalizzabili: in ambito di percorsi riabilitativi è solitamente lo specialista a definire i parametri adeguati per il loro corretto svolgimento, commisurati al livello di partenza dell’individuo. Le attività di training possono proseguire anche a casa o a scuola.
Il tachistocopio a scuola
Con le LIM a disposizione nelle classi, anche noi insegnanti possiamo proporre delle sessioni di allenamento di liste di parole, magari con le principali difficoltà ortografiche (GLI, GN, SC, suoni dolci e duri di C e G), nei primi anni (in seconda) e magari sfruttarlo in particolare per quei bambini che necessitano di un percorso di potenziamento.
Se come me siete sempre alla ricerca di nuove idee e spunti di lettura, vi segnalo questo sito che ho trovato davvero interessante! Qui trovate libri suddivisi per fasce d’età e per tematica, recensioni sulle app di lettura per bambini e tanto altro.
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Nota bene: tutti i percorsi che trovi sul mio sito sono DIGITALI.
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