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Tutti pronti per la prima!

Carissimi, chi mi segue sui social lo sa già da un po’, ma ancora non avevo avuto il tempo e la calma per scrivere un articolo come si deve per il mio blog! Quest’anno, infatti, ho lavorato come consulente per il libro di Quid Plus (Gribaudo Editore) dal titolo: Tutti pronti per la prima!

Ecco la diretta in cui, con grandissima emozione, vi ho dato la notizia!


Tutti pronti per la prima: la copertina

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La videodiretta con Barbara Franco

Io e Barbara Franco abbiamo svolto insieme una diretta Instagram, in cui abbiamo chiacchierato insieme e presentato il libro. Se avete piacere di ascoltare vi lascio il video, altrimenti scorrete per leggere la presentazione del volume.

A chi si rivolge? A grandi e piccini!

L’inizio della scuola primaria segna un punto di svolta nella vita di un bambino e della sua famiglia. Gli interrogativi, le paure e le aspettative sono tanti e TUTTI PRONTI PER LA PRIMA è proprio un libro pensato per accompagnare grandi e piccini in questo delicato passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria.

Un libro frutto di un lavoro di squadra!

Tutti Pronti per la prima è un activity book che nasce dalla collaborazione di due maestre di Infanzia e Primaria (Laura Carai ed io) e di una mamma, nonchè curatrice di tutta la collana Quid Plus, Barbara Franco.

Un’ambientazione giocosa e del tutto inedita!

Questo activity book è ambientato all’interno di un edificio scolastico e inquadrato in una cornice narrativa che vede due bambini di prima come protagonisti, che si apprestano ad affrontare le numerose e divertenti sfide che la scuola primaria offre.

Abbiamo cercato di legare tra loro le diverse attività attraverso un filo narrativo ACCATTIVANTE che potesse essere funzionale per FAR CONOSCERE ai bambini il LESSICO, le ROUTINE e le PRINCIPALI REGOLE E DINAMICHE della nuova scuola. Ecco perché l’intero percorso si configura come una vera e propria ESPLORAZIONE dell’edificio scolastico e dei suoi ambienti (il giardino, la palestra, l’aula di musica…) in cui vengono proposte attività che attivano competenze diverse “a tema”. In fondo al libro infatti trovate la MAPPA DA COMPLETARE man a mano che procedete nell’esplorazione della scuola.

L’IMPOSTAZIONE del libro è innanzitutto ESPLORATIVA e GIOCOSA, con tante attività da svolgere sul libro e anche al di fuori di esso. Non immaginatevi il classico libro pieno di pagine con numeri e letterine da ripassare perché TUTTI PRONTI PER LA PRIMA non è questo. Sono ben altre le competenze che ci si aspetta in prima quando i bambini arrivano in classe.

Quali competenze deve possedere un bambino per iniziare al meglio la scuola primaria?

Cosa ci si aspetta dai nostri bambini quando arrivano alla scuola primaria? Cosa devono sapere fare? Questo libro può supportare i genitori nella “preparazione” dei propri figli?

Sicuramente, e so di rispondere a buona parte dei genitori, non è richiesto che il bambino sappia leggere e scrivere le lettere e i numeri.

COMPETENZA METAFONOLOGICA

È più importante che il bambino sappia riconoscere suoni simili e diversi oralmente e quindi che sappia trovare rime e completare nonsense e filastrocche, piuttosto che sappia recitare o riprodurre per iscritto a menadito tutto l’alfabeto senza avere la minima consapevolezza fonologica (ovvero il sapere che le parole sono composte da suoni che si ripetono e che sono quelli che poi trascriviamo nella lingua scritta). 

  • Nel libro abbiamo inserito moltissime attività per allenare le competenze metafonologiche, come ad esempio questa di pag. 25, in ci al bambino è richiesto di seguire il labirinto seguendo le parole che iniziano per la vocale A.
  • Oppure questa di pag. 36-37 che prevede anche il ritaglio preliminare, che permette di rendersi conto della struttura sillabica delle parole. Potete iniziare giocando a fare i robot  e parlare in modo sillabato e poi provare con le tessere e il corpo a saltare le sillabe sulle mattonelle del pavimento o su dei segni creati con lo scotch carta. Vedrete che i bambini capiranno subito come funziona e sarà molto divertente implementare il gioco facendo gara a chi estrae la parola più lunga!
  • Un’altra attività a mio parere divertentissima è quella della canzoncina delle vocali proposta a pag. 102 di cui trovate i materiali extra scaricabili dal sito QUID +.

COMPETENZA METATESTUALE – RICCHEZZA LESSICALE E SINTATTICA

Ancora, ciò che ci si aspetta dai bambini è che siano in grado di comprendere una storia raccontata oralmente e che sappiano inventare e raccontare storie a propria volta. Come possiamo aiutare i bambini in questo?

  • Offrendo occasioni ed esperienze diversificate per arricchire il vocabolario e le strutture sintattiche
  • leggendo con loro e per loro tantissimi libri e storie
  • proponendo semplici attività di retelling seguendo le illustrazioni discorrendo con loro sulle scelte operate dai personaggi, sulle parti preferite.

AMORE PER LA LETTURA – TENERE UNITE LA LETTERA E IL SENSO

Ricordate che non c’è lettore migliore di mamma e papà. Se volete che i bambini amino la lettura dovete essere voi genitori, per primi, a farvi carico della costruzione di un rapporto positivo con essa, consentendo ai bambini di fare molteplici esperienze positive che entreranno nel loro cuore e li sosterranno anche nei momenti in cui la fatica della transcodifica potrebbe far provare sentimenti di fatica e frustrazione.

Il SENSO del leggere e le emozioni e i ricordi positivi legati alla lettura insieme a voi sosterranno i vostri bambini nei momenti di difficoltà. Questa pratica è da mantenere anche con l’inizio della lettura autonoma, completa meravigliosamente e sostiene il lavoro svolto a scuola dalle insegnanti.  

  • Nel libro sono state inserite tante attività di comprensione e retelling, spiegazione di script e arricchimento lessicale come queste attività che trovate a pag…. 23 (SCRIPT, preparazione del mattino)
  • e pag. 32 in cui il bambino deve giocare con l’adulto a indovina l’oggetto descrivendone la funzione.

ALLENARE IL GESTO GRAFICO: COORDINAZIONE OCULO MANUALE – MANUALITÀ FINE

 Se prendiamo la competenza nella lingua scritta dal punto di vista del gesto grafico, ad esempio, è importante che il bambino arrivi alla scuola primaria con una coordinazione oculo-manuale adeguata, sviluppata trasversalmente attraverso attività di ritaglio e manipolazione con carte di diverso tipo, forbici, colla, pongo, bottoni da aprire e chiudere, pinze, fili da intrecciare…

Ecco perché abbiamo proposto attività con l’uso di tappi di sughero (pag. 68-69)  cotton- fioc  (pag. 101) da intingere nella tempera, attività creative e artistiche con le foglie o le forme geometriche in cui è richiesto di creare un quadro ritagliando e incollando le tiles per creare un’opera d’arte alla Mondrian (pag. 59) . Le stesse attività metafonologiche con le carte da ritagliare richiedono al bambino un’attività di ritaglio finalizzata alla preparazione del gioco stesso e quindi significativa.

CONFIDENZA CON LO STRUMENTO SCRITTORIO

È poi necessario che il bambino prenda confidenza con lo strumento scrittorio grazie attività artistiche e creative con matite, pennarelli, pennelli in attività di disegno, ricalco in cui preferibilmente, sia lasciato libero spazio alla fantasia e all’espressione individuale del bambino. No schede, per intenderci. È molto più significativo chiedere al nostro bambino di scrivere come sa fare lui un biglietto alla nonna per il suo compleanno con tanto di illustrazione, piuttosto che assegnargli un libro di schede da ripassare e colorare. Questo perché stiamo parlando dell’apprendimento della lingua orale e scritta in cui il senso non deve mai venire meno.

ATTENZIONE VISIVA – TEMPI D’ATTENZIONE

Per imparare a leggere e scrivere e poi importante aver sviluppato tempi d’attenzione selettiva sufficienti per permettere al bambino di rimanere concentrato per il tempo necessario a svolgere il compito. Ecco perché il libro propone diverse attività di individuazione di dettagli, somiglianze e differenze: per consentire ai bambini di sviluppare l’attenzione visiva e allungare in modo giocoso i propri tempi attentivi. Es. pag. 49 in cui il bambino deve memorizzare e descrivere le differenze nella pagina successiva.

BAMBINI CHE AMINO METTERSI ALLA PROVA, CHE ABBIANO VOGLIA DI AFFRONTARE SFIDE

Non tutto sarà sempre facile, i bambini devono sperimentare il brivido di mettersi alla prova anche con attività un po’ più sfidanti. Ecco perché il libro propone poi tante attività di logica come sudoku per immagini, attività di coding e percorsi, di conteggio, aggiunta e sottrazione di elementi.  Che trovate soprattutto nella parte finale nell’aula di informatica.

MAMMA, PAPA’, LEGGI ATTENTAMENTE IL PARAGRAFO CHE SEGUE!

Ci aspettiamo dei bambini curiosi, che abbiano voglia di sperimentare provare ed esplorare, che pongano tante domande e che ricerchino attivamente spiegazioni. Come questo libro stesso suggerisce, trascorrete del tempo di qualità con i vostri bambini spiegando il perché fate le cose, coinvolgendoli nelle attività di vita quotidiana e vedrete che loro assorbiranno moltissimo e arriveranno più che pronti per la scuola primaria!

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Desideri lavorare a scuola? Ecco alcuni consigli e i libri che ogni insegnante dovrebbe leggere!

Carissimi colleghi, in queste ultime settimane sul mio profilo Instagram ho ricevuto moltissime richieste di consigli da parte di persone desiderose di iniziare a lavorare a scuola. Le due domande più frequenti sono state: quale percorso di studi intraprendere? Quali libri mi consigli per prepararmi al meglio?


Chi può fare l’insegnante?

L’invio della MAD (messa a disposizione) consente potenzialmente a chiunque di entrare a lavorare a scuola. Ma…

è davvero sufficiente aver frequentato la scuola primaria per fare l’insegnante?

è vero che chiunque può svolgere questo lavoro perché “basta badare ai bambini”?

La risposta, naturalmente, è NO e se non avete mai avuto a che fare con dei bambini o dei ragazzi vi consiglio di fermarvi un attimo e farvi un esame di coscienza. Dal vostro lavoro dipende in buona parte il futuro dei bambini e dei ragazzi che avete di fronte: siete pronti ad assumervi questa responsabilità?


Quale percorso di studi intraprendere?

Per rispondere alla prima domanda, non posso non fare riferimento alla mia esperienza personale: iscrivetevi a Scienze della formazione primaria! Io ho adorato frequentare l’università, mi ha cambiato la vita! Considerate che non avevo frequentato uno psicopedagogico, bensì un liceo classico a sperimentazione linguistica, per cui non avevo alcuna base sull’insegnamento precedentemente. L’università vi propone un percorso di preparazione lungo e, a mio parere, abbastanza completo. In particolare i tirocini e i laboratori vi aiutano moltissimo a fare vostre strategie, a capire che tipo di insegnante volete (o non volete) essere e vi allenano a diventare più riflessivi e dei veri e propri insegnanti ricercatori. Se pensate che l’insegnamento sia la vostra strada, al vostro posto non avrei dubbi: mi iscriverei all’università! Qui vi lascio il link al piano di studi della mia amata Università di Bologna. Ovviamente ogni facoltà è a sé ma è per farvi un’idea a grandi linee.

DISCLAIMER: Non uscirete avendo tutti gli strumenti, né tutte le competenze ma avrete la giusta FORMA MENTIS che vi consentirà di entrare in classe consapevoli e di continuare autonomamente il vostro percorso di crescita con nuovi corsi in linea con i vostri interessi o rispondenti alle necessità della scuola e della classe in cui insegnate. Anche una volta terminata l’università, infatti, non bisogna mai smettere di studiare e formarsi!


Libri consigliati

Veniamo ora alla seconda domanda: quali libri studiare? Ovviamente quella che vi propongo è una selezione di libri senza alcuna pretesa di essere esaustiva. Se avete altri titoli che ritenete importanti e che mi volete segnalare, scriveteli pure nei commenti dell’articolo 😀

Questo elenco è frutto della mia esperienza ed è una raccolta di alcuni titoli suggeriti dagli utenti che mi seguono su Instagram e che desidero ringraziare!

Sfoglia la presentazione

Puoi ingrandirla a tutto schermo cliccando sui tre puntini in basso a destra e poi sul quadrato con la freccia.

CONDIZIONI D’USO: Questa risorsa è resa disponibile per l’uso privato. Non è consentito l’embedding su altri siti. La condivisione di questo genially deve essere fatta riportando sempre il link al mio sito web.


Non solo libri!

Per un insegnante è indispensabile conoscere le INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO e le LINEE GUIDA che vi forniscono anche utilissime indicazioni operative. Vi ho riunito tutta la documentazione in questo articolo!

SOS Concorso docenti: raccolta di risorse utili


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Libri consigliati per la giornata internazionale dei diritti dei bambini

Carissimi, in questo Genially vi ho raccolto una serie di titoli che ho trovato interessanti per trattare con i nostri alunni della scuola primaria la giornata interazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Nella mia biblioteca virtuale troverete i titoli, gli abstract e le età di lettura consigliate. Spero che questa risorsa vi sia utile! Fatemelo sapere nei commenti! Buon lavoro!

Clicca sulle immagini dei libri per sfogliarli!


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[Ti presento un libro!]: “La scuola sotto l’albero” di Luciana Breggia

In questi giorni ho letto un nuovo libro. Mi è piaciuto molto e mi sento di consigliarne la lettura a tutti gli insegnanti, soprattutto a quelli giovani e appena usciti dall’università, ma anche a coloro che, nonostante i tanti anni di esperienza, sentono ancora il bisogno di riflettere, mettersi in gioco e provare nuove strade.


“La scuola sotto l’albero”

Il libro in questione, scritto dall’autrice Luciana Breggia e illustrato da Paola Formica, s’intitola “La scuola sotto l’albero” ed è una recente pubblicazione di Terra Santa Edizioni.

La trama in breve

In un villaggio, funestato da un cataclisma che ha sconvolto le abitudini degli abitanti, arriva un nuovo maestro, che comincia subito a fare tanti cambiamenti: le aule vengono ridipinte dai bambini a colori vivaci, mentre il prato sotto il grande albero dinanzi a scuola sarà l’Aula Magna dove si ritroveranno tutte le classi. Iniziano così le lezioni, che riguardano i saperi più diversi: dall’attenzione alle parole e ai mutamenti linguistici alla coltivazione di un piccolo orto; dall’illustrazione della sintesi clorofilliana all’affascinante storia dei numeri. Le lezioni di Natura insegnano la pazienza e l’attenzione verso il seme che germoglierà e la bellezza delle differenze. Le lezioni di Cielo si svolgono di sera, nelle notti primaverili, e i ragazzi sono invitati a osservare le costellazioni con un telescopio che il maestro ha installato sul tetto della scuola. La notizia dei metodi poco ortodossi del nuovo insegnante mette in agitazione alcuni genitori che un giorno decidono di andare a parlare a questo strano maestro…


Per leggere la scheda dell’opera CLICCA QUI

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Questo libro fa parte della collana “Gli aquiloni”.

Una lettura alla portata di tutti

Tra gli aspetti che mi sono piaciuti desidero menzionare il carattere ad alta leggibilità scelto per il testo, che facilita la lettura da parte di TUTTI i bambini. Le pagine non risultano mai troppo dense di parole, le righe e le frasi sono abbastanza brevi e le parole chiave del testo sono in grassetto e colorate con tinte vivaci. Il testo poi è corredato da splendide illustrazioni che ne supportano la comprensione.

La scuola laboratorio

Ma che scuola è quella presentata nel libro? Partirei analizzando la copertina stessa, che con una sola immagine ci offre una ricca anteprima di ciò che andremo a leggere: vediamo infatti il maestro sdraiato sull’erba insieme ai bambini, con lo sguardo rivolto al cielo… Sicuramente un’impostazione prossemica fuori dagli schemi che sottende una didattica altrettanto innovativa, attiva e puerocentrica. Il maestro, infatti, dotato di grande assertività, curiosità e spirito d’osservazione, parte proprio dai bambini, dai loro interessi, dalle loro capacità e dall’esperienza diretta per impostare dei veri e propri laboratori di apprendimento all’aria aperta.

L’impostazione laboratoriale, cooperativa e puerocentrica è il fulcro della scuola sotto l’albero, che ci riporta alla mente le vicende narrate dal grande maestro Mario Lodi ne “Il paese sbagliato”.

In questa scuola sotto l’albero, così come nella scuola di Mario Lodi, capiamo come l’esperienza e l’osservazione diretta siano alla base dell’apprendimento autentico. I bambini sono attivi costruttori delle conoscenze, chiamati a mettere in gioco talenti e capacità personali.

E anche se gli adulti storcono il naso e faticano a comprendere i metodi non convenzionali di questo nuovo insegnante, i bambini con interesse, curiosità ed entusiasmo piano piano imparano a guardare le cose con occhi nuovi, sviluppando conoscenze e competenze e l’essenziale capacità di cooperare in gruppo.

Alcune riflessioni: dal libro alla realtà scolastica

Quello descritto nel libro è un modo di fare scuola che richiede all’insegnante grandi competenze, voglia di mettersi in gioco e soprattutto tanto coraggio, perché uscire dalle righe non è semplice ma… può valerne davvero la pena.

Leggendo questa storia mi sono trovata a ripensare al mio percorso di studentessa universitaria e insegnante: inizialmente inconsapevole, fresca di università e di tanti concetti teorici spesso utopici, pensavo fosse indispensabile e non così difficile realizzare una scuola di questo tipo. Al termine del mio sesto anno di esperienza sul campo mi sono resa conto che invece così facile non è, ma credo fermamente che sia comunque fondamentale conservare un ideale a cui tendere.

Forse non ci metteremo di notte sul tetto della scuola a guardare il cielo con il telescopio, ma potremo organizzare un’uscita al planetario con un esperto per mostrare il cielo notturno. Non inviteremo i genitori ad osservare la lezione per rassicurarli sui nostri metodi didattici, ma potremo avere cura di coinvolgerli tramite progetti, foto e video nella vita di classe, magari utilizzando proprio le tecnologie informatiche che abbiamo bene o male tutti imparato ad usare con la DAD.

Ovviamente la vicenda narrata è un quadretto idilliaco e rassicurante che risolve con un solo incontro i dubbi delle famiglie e che non considera l’infinita trafila burocratica sottesa ad ogni singola uscita o progetto,… Chi insegna da tempo ben sa che la realtà è spesso molto diversa: per cominciare, la routine di tutti i giorni- soprattutto dopo la pandemia- è più rigida, limitante e -al tempo stesso- più serrata e incalzante. Parliamo di scuola sotto l’albero che rispetta i punti di partenza e i tempi dei bambini e poi ci ritroviamo ad affrontare le prove INVALSI -così, giusto per dire- che invece impongono obiettivi standardizzati e tempi serrati per tutti (tenendo conto in minima parte delle difficoltà e delle peculiarità individuali).

Altro punto su cui mi trovo parzialmente in disaccordo è la mancanza totale di esercizio. Dico questo perché, a conti fatti, mi sono resa conto che la modalità laboratoriale è certamente stupenda ed efficace, ma richiede tempo e compresenze (soprattutto con classi eterogenee e numerose) e ci sono cose per cui un po’ di sano esercizio non può che giovare! Non possiamo certo pensare di affrontare tutte le discipline senza esercizi, dettati, componimenti… Ovviamente occorre la giusta misura ed una buona dose di creatività per rendere anche questi momenti di allenamento sempre più pregnanti e stimolanti, perché ancorati ai bisogni e agli interessi dei bambini e perché parte di più ampi compiti autentici, in prospettiva interdisciplinare.

Ciò che mi piace più di ogni altra cosa di questa scuola sotto l’albero, però, è il fatto che essa ponga alla base una figura adulta rassicurante e autorevole, capace di instaurare con i propri studenti una relazione educativa autentica, basata sull’ascolto e la fiducia reciproca. Le emozioni positive, in particolare la curiosità e il sentirsi accettati nel proprio modo di essere, sono il motore pulsante di ogni lezione e forniscono la spinta necessaria per un apprendimento che sia duraturo ed autentico.

Esperienza diretta, relazioni autentiche ed emozioni al centro: ecco gli ingredienti per far sì che questi bambini siano entusiasti all’idea di andare a scuola ad imparare e che costituiscono il mio personale obiettivo nella didattica in classe!

E voi avete letto questo libro o vorreste leggerlo? Condividete le mie riflessioni? Fatemi sapere nei commenti!