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Dieci strategie per richiamare il silenzio in classe

In questo articolo ho raccolto le strategie che normalmente utilizzo per richiamare il silenzio durante la lezione, pensando soprattutto di dare un supporto ai giovani insegnanti che entrano in classe per le prime volte e che potrebbero sentirsi un po’ spaesati e “disarmati” di fronte al normale caos di una classe vivace (io all’inizio mi sono sentita esattamente così!). Di norma trovo molto efficace la numero 2 e la numero 3. Con i bambini più in difficoltà invece sono indispensabili le ultime due. Se avete altre strategie da suggerire sentitevi liberi di scriverle nei commenti.

ATTENZIONE: Naturalmente, tutte le strategie elencate funzioneranno meglio se riuscirete a porvi in modo autorevole e se alla base c’è una relazione di fiducia e rispetto tra voi e i bambini.

1. NON urlare

Il primo suggerimento che mi sento di dare, anche se forse è scontato, è proprio questo: non urlare. Innanzitutto perché non fa bene né a te, né ai tuoi studenti o alla vostra relazione. Urlare per richiamarli o sovrastarli è un po’ come ammettere di aver perso il controllo. Oltretutto non diamo un buon esempio da seguire. I bambini imparano che l’urlo è la strategia da usare di fronte a situazioni difficili da gestire o per farsi ascoltare.

2. Posizione d’ascolto

Quando si entra in una classe nuova è bene spiegare da subito ai bambini che cosa intendiamo per posizione d’ascolto.

POSIZIONE D’ASCOLTO

Bambini in silenzio, seduti composti, braccia conserte o comunque sul banco, occhi attenti sulla maestra o su chi sta parlando. Alla parola magica POSIZIONE D’ASCOLTO i bambini devono mettersi in posizione. Vi assicuro che è molto efficace. NOTA BENE: ovviamente non pretendiamo che i bambini rimangano immobili in questa posizione per tutto il tempo, ma è sicuramente un ottimo espediente per riportarli all’ordine quando si dondolano, giocano con il materiale e sono girati indietro.

3. Battito di mani a ritmo

L’insegnante batte le mani a ritmo e i bambini devono ascoltare e ripetere il ritmo proposto. Tutti devono interrompere ciò che stanno facendo e seguire il ritmo. Di solito propongo da uno a tre ritmi diversi. Se vediamo i bambini molto stanchi può essere anche un modo per staccare, divertirsi un po’ insieme e riprendere. Il battito di mani è utilissimo perché sovrasta le loro voci senza sforzo.

4. Fermati e guarda la classe

A volte alcuni bambini iniziano a chiacchierare o parlare tra loro. Non possiamo ignorarli perché non ascolterebbero le istruzioni o la spiegazione. Fermati e con la postura e la gestualità (braccia conserte) fai capire che sei in attesa della loro attenzione. Nei casi gravi puoi ricorrere a quello che i miei allievi hanno soprannominato scherzosamente “lo sguardo laser”. Quando si zittiscono, però, mi raccomando di riprendere come se nulla fosse, col sorriso. Deve essere molto chiara la differenza tra quando si fa lezione e tutto va bene e il momento in cui la maestra li sta riprendendo perché stanno facendo qualcosa di sbagliato.

5. Alza la mano

La maestra si ferma, guarda immobile i bambini e alza la mano. Anche i bambini devono alzare la mano e quando la mano si alza, la bocca è silenziosa.

6. Il conto alla rovescia

Il conto alla rovescia è utile ma deve essere fatto in modo autorevole. Sempre senza urlare, con la mano alzata e lo sguardo sui bambini. Molto utile nei momenti di cambio materiale in cui i bambini tendono ad approfittarne per giocare o perdere tempo. Il timer dato dal nostro conto alla rovescia li costringe maggiormente a “restare sul pezzo”.

7. Il gesto del silenzio

Possiamo insegnare loro questa modalità attraverso un momento di gioco in cerchio, in seguito i bambini possono essere richiamati al silenzio semplicemente mettendoci nella classica posizione del silenzio. Quando ci vedono, anche loro assumono la stessa posizione con l’indice davanti alla bocca. Possono anche “trasmetterlo” ai compagni sempre in silenzio.

8. Muoviti nella classe e avvicinati a chi ne ha bisogno

Ci sono bambini che disturbano o non riescono a stare tranquilli. Potrebbe venirti la tentazione di sgridarli ma ricordarti che a volte si tratta di bambini che usano questo comportamento per comunicarti che hanno bisogno di te. Gira per la classe e fermati di fianco a loro, posa una mano sulla loro spalla, dai una carezza sulla testa o sulla schiena: è un modo dolce per far capire che ci sei.

9. Parla a tu per tu

Se il comportamento inadeguato di un singolo persiste, avvicinati, chinati alla sua altezza e guardandolo negli occhi cerca di essere fermo, descrivi cosa vedi e cerca di dare istruzioni senza dare giudizi sulla persona: “Vedo un bambino che si muove tanto sulla sedia, che ha il banco in disordine e che non ha finito il lavoro. Forse perché hai bisogno di aiuto? Vorrei vedere il lavoro finito entro il tempo stabilito. Lavorare con un compagno ti aiuterebbe?”

10. Botta e risposta

L’ultima strategia la uso soprattutto in inglese. Io dico: “One, two, three…” e i bambini rispondono “Eyes on me!” e si mettono in posizione d’ascolto.

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Un’attività di riflessione linguistica, autostima e relazioni tra pari

Premessa

Quest’anno scolastico abbiamo deciso di puntare moltissimo sul rafforzamento delle relazioni tra pari e dell’autostima dei bambini. Durante lo scorso anno abbiamo notato questa necessità e dai primi giorni stiamo svolgendo una serie di letture, riflessioni e attività a tema. L’attività che vi mostro qui è quindi solo un tassello di un percorso più ampio.

Obiettivi

Con quest’attività ci poniamo i seguenti obiettivi:

-Ripassare nomi e aggettivi

-Ripassare i suffissi

-Ripassare come si usa un dizionario

-Comunicare con i compagni rispettando i turni di parola

-Riconoscere negli altri e in se stessi (anche grazie allo sguardo esterno del compagno) qualità legate sia all’aspetto fisico che al carattere.

Suggerimenti pratici

Prima di farli lavorare, è bene fornire diversi esempi considerando diversi compagni e scriverli alla lavagna (in modo che tutti comunque possano scrivere qualcosa, anche chi ha più difficoltà). Gli esempi inoltre ci permettono di ragionare sui suffissi che usiamo per passare dal nome all’aggettivo corrispondente (vedi prossima slide). I bambini potranno quindi attingere dalla box dei suffissi per provare a formare i nomi e sentire se “suonano bene”. Per confermare dovranno poi cercare sul dizionario!

Come primo step è meglio chiedere di trovare l’aggettivo (è più semplice) e poi di trasformarlo in nome con l’aiuto del dizionario. Si tratta infatti di nomi astratti e sono abbastanza difficili per i bambini.

Lavoro a coppie

L’aspetto speciale dell’attività sta nel fatto che i bambini lavorano a coppie e che si descrivono a vicenda. In questo modo ognuno di loro può vedersi attraverso gli occhi degli altri.

Condivisione e gioco

L’attività si conclude con un momento di condivisione collettiva, in cui si può anche proporre un gioco di questo tipo: i bambini si scambiano i fogli, ogni descrizione viene letta e si deve scoprire di chi si sta parlando. Ovviamente è bene esplicitare questo punto PRIMA DI INIZIARE, in modo che i bambini possano fare descrizioni il più dettagliate possibile!

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Colloqui scuola-famiglia: dieci consigli utili per gestirli al meglio!

I colloqui scuola-famiglia sono da sempre un momento molto difficile da gestire per me. Anche i giorni precedenti ai colloqui mi sento ansiosa e mi preoccupo molto. Ecco perché nel corso degli anni ho ricercato delle strategie e degli accorgimenti che mi aiutassero a gestirli al meglio.

Soprattutto pensando ai giovani insegnanti, ho scritto questa sorta di piccolo compendio che mi sarebbe piaciuto leggere le prime volte che mi sono trovata ad affrontare questa situazione così delicata.

Con questo post non vi prometto consigli risolutivi, ma a me personalmente questi accorgimenti hanno aiutato a migliorarmi e a darmi una sorta di guida per la gestione del colloquio.

Detto questo, sappiate che per me il PUNTO NUMERO 2 è il più difficile in assoluto.

Sappiate anche che, nonostante tutto, troverete sempre genitori con cui andrà male, perché non lavoriamo con delle macchine, ma con delle persone. Diciamo che questi tips possono aumentare le probabilità che le cose vadano bene.

💬 Mi piacerebbe sapere il vostro parere in merito. Qual è la cosa che vi mette più in difficoltà quando tenete i colloqui? Quali strategie applicate e trovate efficaci? Vi leggo molto volentieri per confrontarmi e imparare da voi!

Sfoglia la presentazione e leggi i dieci consigli + 1!

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Tutti pronti per la prima!

Carissimi, chi mi segue sui social lo sa già da un po’, ma ancora non avevo avuto il tempo e la calma per scrivere un articolo come si deve per il mio blog! Quest’anno, infatti, ho lavorato come consulente per il libro di Quid Plus (Gribaudo Editore) dal titolo: Tutti pronti per la prima!

Ecco la diretta in cui, con grandissima emozione, vi ho dato la notizia!


Tutti pronti per la prima: la copertina

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La videodiretta con Barbara Franco

Io e Barbara Franco abbiamo svolto insieme una diretta Instagram, in cui abbiamo chiacchierato insieme e presentato il libro. Se avete piacere di ascoltare vi lascio il video, altrimenti scorrete per leggere la presentazione del volume.

A chi si rivolge? A grandi e piccini!

L’inizio della scuola primaria segna un punto di svolta nella vita di un bambino e della sua famiglia. Gli interrogativi, le paure e le aspettative sono tanti e TUTTI PRONTI PER LA PRIMA è proprio un libro pensato per accompagnare grandi e piccini in questo delicato passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria.

Un libro frutto di un lavoro di squadra!

Tutti Pronti per la prima è un activity book che nasce dalla collaborazione di due maestre di Infanzia e Primaria (Laura Carai ed io) e di una mamma, nonchè curatrice di tutta la collana Quid Plus, Barbara Franco.

Un’ambientazione giocosa e del tutto inedita!

Questo activity book è ambientato all’interno di un edificio scolastico e inquadrato in una cornice narrativa che vede due bambini di prima come protagonisti, che si apprestano ad affrontare le numerose e divertenti sfide che la scuola primaria offre.

Abbiamo cercato di legare tra loro le diverse attività attraverso un filo narrativo ACCATTIVANTE che potesse essere funzionale per FAR CONOSCERE ai bambini il LESSICO, le ROUTINE e le PRINCIPALI REGOLE E DINAMICHE della nuova scuola. Ecco perché l’intero percorso si configura come una vera e propria ESPLORAZIONE dell’edificio scolastico e dei suoi ambienti (il giardino, la palestra, l’aula di musica…) in cui vengono proposte attività che attivano competenze diverse “a tema”. In fondo al libro infatti trovate la MAPPA DA COMPLETARE man a mano che procedete nell’esplorazione della scuola.

L’IMPOSTAZIONE del libro è innanzitutto ESPLORATIVA e GIOCOSA, con tante attività da svolgere sul libro e anche al di fuori di esso. Non immaginatevi il classico libro pieno di pagine con numeri e letterine da ripassare perché TUTTI PRONTI PER LA PRIMA non è questo. Sono ben altre le competenze che ci si aspetta in prima quando i bambini arrivano in classe.

Quali competenze deve possedere un bambino per iniziare al meglio la scuola primaria?

Cosa ci si aspetta dai nostri bambini quando arrivano alla scuola primaria? Cosa devono sapere fare? Questo libro può supportare i genitori nella “preparazione” dei propri figli?

Sicuramente, e so di rispondere a buona parte dei genitori, non è richiesto che il bambino sappia leggere e scrivere le lettere e i numeri.

COMPETENZA METAFONOLOGICA

È più importante che il bambino sappia riconoscere suoni simili e diversi oralmente e quindi che sappia trovare rime e completare nonsense e filastrocche, piuttosto che sappia recitare o riprodurre per iscritto a menadito tutto l’alfabeto senza avere la minima consapevolezza fonologica (ovvero il sapere che le parole sono composte da suoni che si ripetono e che sono quelli che poi trascriviamo nella lingua scritta). 

  • Nel libro abbiamo inserito moltissime attività per allenare le competenze metafonologiche, come ad esempio questa di pag. 25, in ci al bambino è richiesto di seguire il labirinto seguendo le parole che iniziano per la vocale A.
  • Oppure questa di pag. 36-37 che prevede anche il ritaglio preliminare, che permette di rendersi conto della struttura sillabica delle parole. Potete iniziare giocando a fare i robot  e parlare in modo sillabato e poi provare con le tessere e il corpo a saltare le sillabe sulle mattonelle del pavimento o su dei segni creati con lo scotch carta. Vedrete che i bambini capiranno subito come funziona e sarà molto divertente implementare il gioco facendo gara a chi estrae la parola più lunga!
  • Un’altra attività a mio parere divertentissima è quella della canzoncina delle vocali proposta a pag. 102 di cui trovate i materiali extra scaricabili dal sito QUID +.

COMPETENZA METATESTUALE – RICCHEZZA LESSICALE E SINTATTICA

Ancora, ciò che ci si aspetta dai bambini è che siano in grado di comprendere una storia raccontata oralmente e che sappiano inventare e raccontare storie a propria volta. Come possiamo aiutare i bambini in questo?

  • Offrendo occasioni ed esperienze diversificate per arricchire il vocabolario e le strutture sintattiche
  • leggendo con loro e per loro tantissimi libri e storie
  • proponendo semplici attività di retelling seguendo le illustrazioni discorrendo con loro sulle scelte operate dai personaggi, sulle parti preferite.

AMORE PER LA LETTURA – TENERE UNITE LA LETTERA E IL SENSO

Ricordate che non c’è lettore migliore di mamma e papà. Se volete che i bambini amino la lettura dovete essere voi genitori, per primi, a farvi carico della costruzione di un rapporto positivo con essa, consentendo ai bambini di fare molteplici esperienze positive che entreranno nel loro cuore e li sosterranno anche nei momenti in cui la fatica della transcodifica potrebbe far provare sentimenti di fatica e frustrazione.

Il SENSO del leggere e le emozioni e i ricordi positivi legati alla lettura insieme a voi sosterranno i vostri bambini nei momenti di difficoltà. Questa pratica è da mantenere anche con l’inizio della lettura autonoma, completa meravigliosamente e sostiene il lavoro svolto a scuola dalle insegnanti.  

  • Nel libro sono state inserite tante attività di comprensione e retelling, spiegazione di script e arricchimento lessicale come queste attività che trovate a pag…. 23 (SCRIPT, preparazione del mattino)
  • e pag. 32 in cui il bambino deve giocare con l’adulto a indovina l’oggetto descrivendone la funzione.

ALLENARE IL GESTO GRAFICO: COORDINAZIONE OCULO MANUALE – MANUALITÀ FINE

 Se prendiamo la competenza nella lingua scritta dal punto di vista del gesto grafico, ad esempio, è importante che il bambino arrivi alla scuola primaria con una coordinazione oculo-manuale adeguata, sviluppata trasversalmente attraverso attività di ritaglio e manipolazione con carte di diverso tipo, forbici, colla, pongo, bottoni da aprire e chiudere, pinze, fili da intrecciare…

Ecco perché abbiamo proposto attività con l’uso di tappi di sughero (pag. 68-69)  cotton- fioc  (pag. 101) da intingere nella tempera, attività creative e artistiche con le foglie o le forme geometriche in cui è richiesto di creare un quadro ritagliando e incollando le tiles per creare un’opera d’arte alla Mondrian (pag. 59) . Le stesse attività metafonologiche con le carte da ritagliare richiedono al bambino un’attività di ritaglio finalizzata alla preparazione del gioco stesso e quindi significativa.

CONFIDENZA CON LO STRUMENTO SCRITTORIO

È poi necessario che il bambino prenda confidenza con lo strumento scrittorio grazie attività artistiche e creative con matite, pennarelli, pennelli in attività di disegno, ricalco in cui preferibilmente, sia lasciato libero spazio alla fantasia e all’espressione individuale del bambino. No schede, per intenderci. È molto più significativo chiedere al nostro bambino di scrivere come sa fare lui un biglietto alla nonna per il suo compleanno con tanto di illustrazione, piuttosto che assegnargli un libro di schede da ripassare e colorare. Questo perché stiamo parlando dell’apprendimento della lingua orale e scritta in cui il senso non deve mai venire meno.

ATTENZIONE VISIVA – TEMPI D’ATTENZIONE

Per imparare a leggere e scrivere e poi importante aver sviluppato tempi d’attenzione selettiva sufficienti per permettere al bambino di rimanere concentrato per il tempo necessario a svolgere il compito. Ecco perché il libro propone diverse attività di individuazione di dettagli, somiglianze e differenze: per consentire ai bambini di sviluppare l’attenzione visiva e allungare in modo giocoso i propri tempi attentivi. Es. pag. 49 in cui il bambino deve memorizzare e descrivere le differenze nella pagina successiva.

BAMBINI CHE AMINO METTERSI ALLA PROVA, CHE ABBIANO VOGLIA DI AFFRONTARE SFIDE

Non tutto sarà sempre facile, i bambini devono sperimentare il brivido di mettersi alla prova anche con attività un po’ più sfidanti. Ecco perché il libro propone poi tante attività di logica come sudoku per immagini, attività di coding e percorsi, di conteggio, aggiunta e sottrazione di elementi.  Che trovate soprattutto nella parte finale nell’aula di informatica.

MAMMA, PAPA’, LEGGI ATTENTAMENTE IL PARAGRAFO CHE SEGUE!

Ci aspettiamo dei bambini curiosi, che abbiano voglia di sperimentare provare ed esplorare, che pongano tante domande e che ricerchino attivamente spiegazioni. Come questo libro stesso suggerisce, trascorrete del tempo di qualità con i vostri bambini spiegando il perché fate le cose, coinvolgendoli nelle attività di vita quotidiana e vedrete che loro assorbiranno moltissimo e arriveranno più che pronti per la scuola primaria!

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Il kit dell’accoglienza!

Hai acquistato la mia agenda del docente per l’anno scolastico 2022/23?

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Lasciandomi una recensione su Amazon e inviandomi lo screenshot potrai avere in regalo questo kit per l’accoglienza, come segno di ringraziamento per il tempo che mi hai dedicato. Puoi scrivermi una mail a info@maestragiulia.net o per messaggio privato sui social (Facebook o Instagram, dove mi trovi come maestragiulia91).

Ecco un’anteprima!


Agenda del docente giornaliera A.S 2022/2023

Agenda del docente settimanale A.S. 2022/2023


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[Genially] Un’attività di accoglienza per il rientro dopo le vacanze di Natale

Per la mia classe terza ho preparato quest’attività di accoglienza per riprendere le lezioni dopo le vacanze di Natale. In realtà è molto semplice: partiremo da una conversazione collettiva sulle vacanze supportata da un gioco online creato con wordwall. Seguirà la lettura di una filastrocca di Gianni Rodari con commento. Ogni bambino scriverà i suoi desideri sul quaderno.

Dopo una breve minilesson sul calligramma ne creeremo uno. Se individuale o collettivo lo decideremo insieme in base a quello che emergerà in classe. Qui potete leggere l’indice e utilizzare il genially con i vostri bambini. Buon rientro!


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